Chiedi un'indagine sul brutale assassinio del mio amico e compagno di classe Giulio

  • da: Care2 Team
  • destinatario: Presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi; Ministro degli Esteri britannico Philip Hammond; Ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni Silveri

Giulio Regeni e io abbiamo trascorso un anno della nostra vita a studiare insieme come compagni di classe presso l'Università di Cambridge. Per un anno, abbiamo partecipato alle stesse lezioni, condiviso gli stessi dibattiti intellettuali, riso davanti a una birra negli stessi pub e posato nelle stesse fotografie felici con i nostri amici.

Era una delle persone più gentili e genuinamente curiose che io abbia mai conosciuto. Quindi, quando ho visto comparire la sua fotografia sul sito degli ex-alunni del nostro dipartimento, ero ansioso di leggere aggiornamenti sulla sua vita. Ma sono rimasto inorridito nello scoprire che la foto portava a un necrologio. Mi ha scolvolto leggere poi che il 3 febbraio 2016 il corpo di Giulio è stato trovato in un fosso accanto a un'autostrada in Egitto, con segni di brutali torture e mutilazioni.

La storia è nauseante e triste e difficile da raccontare. Alcuni anni dopo la laurea, Giulio ha iniziato il suo dottorato di ricerca, concentrandosi sui sindacati in Egitto. Durante il secondo anno dei suoi studi, è diventato un visiting scholar al Cairo, in Egitto, dove ha continuato le sue ricerche.

Il 25 gennaio, è scomparso nel quinto anniversario della Rivoluzione egiziana. Nove giorni dopo, quando è stato ritrovato il suo corpo, era coperto di bruciature di sigaretta, coltellate e contusioni provocate da forti percosse. Inizialmente, il governo egiziano ha affermato che Giulio fosse morto in un incidente stradale; poi, alcuni giorni più tardi, ha cambiato versione dichiarando che la colpa fosse di una gang. Ma gli esperti sulle violazioni dei diritti umani in Egitto sostengono che l'omicidio di Giulio porta il marchio delle torture praticate dalle forze di sicurezza dello stato.

Ecco perché sto chiedendo un'indagine indipendente da parte di specialisti esterni. Chiedo ai governi italiano e britannico di usare il loro peso diplomatico per fare pressioni e chiedere giustizia per Giulio. Esorto anche il presidente egiziano Sisi a soddisfare le richieste e dare accesso agli esperti a tutte le risorse necessarie per portare a termine un'indagine completa e approfondita.

Senza un'indagine esterna affidabile, nessuno di coloro che conosceva Giulio potrà trovare pace. Dobbiamo sapere una volta per tutte chi c'è dietro il suo assassinio brutale e raccapricciante. Dobbiamo assicurare i responsabili alla giustizia. Giulio era una persona esemplare, amato da tanti amici, familiari e colleghi. Dobbiamo sostituire a bugie e sotterfugi la verità, ora.

Al presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi, Ministro degli Esteri britannico Philip Hammond e Ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni Silveri:


Noi, sottoscritti, chiediamo un'indagine completa e approfondita da parte di esperti indipendenti sulla morte dello studente italiano Giulio Regeni, dottorando presso l'Università di Cambridge.


Giulio Regeni e io abbiamo trascorso un anno della nostra vita a studiare insieme come compagni di classe presso l'Università di Cambridge. Per un anno, abbiamo partecipato alle stesse lezioni, condiviso gli stessi dibattiti intellettuali, riso davanti a una birra negli stessi pub e posato nelle stesse fotografie felici con i nostri amici.


Era una delle persone più gentili e genuinamente curiose che io abbia mai conosciuto. Quindi, quando ho visto comparire la sua fotografia sul sito degli ex-alunni del nostro dipartimento, ero ansioso di leggere aggiornamenti sulla sua vita.


Ma sono rimasto inorridito nello scoprire che la foto portava a un necrologio. Mi ha scolvolto leggere poi che il 3 febbraio 2016 il corpo di Giulio è stato trovato in un fosso accanto a un'autostrada in Egitto, con segni di brutali torture e mutilazioni.


La storia è nauseante e triste e difficile da raccontare. Alcuni anni dopo la laurea, Giulio ha iniziato il suo dottorato di ricerca, concentrandosi sui sindacati in Egitto. Durante il secondo anno dei suoi studi, è diventato un visiting scholar al Cairo, in Egitto, dove ha continuato le sue ricerche. Tutti sapevano che avrebbe fatto grandi cose.


Il 25 gennaio, è scomparso nel quinto anniversario della Rivoluzione egiziana. Nove giorni dopo, quando è stato ritrovato il suo corpo, era coperto di bruciature di sigaretta, coltellate e contusioni provocate da forti percosse. Inizialmente, il governo egiziano ha affermato che Giulio fosse morto in un incidente stradale; poi, alcuni giorni più tardi, ha cambiato versione dichiarando che la colpa fosse di una gang. Ma gli esperti sulle violazioni dei diritti umani in Egitto sostengono che l'omicidio di Giulio porta il marchio delle torture praticate dalle forze di sicurezza dello stato.


Ecco perché sto chiedendo un'indagine indipendente da parte di specialisti esterni. Chiedo ai governi italiano e britannico di usare il loro peso diplomatico per fare pressioni e chiedere giustizia per Giulio. Esorto anche il presidente egiziano Sisi a soddisfare le richieste e consentire agli esperti di accedere a tutte le risorse necessarie per portare a termine un'indagine completa e approfondita.


Senza un'indagine esterna affidabile, nessuno di coloro che conosceva Giulio potrà trovare pace. Dobbiamo sapere una volta per tutte chi c'è dietro il suo assassinio brutale e raccapricciante. Dobbiamo assicurare i responsabili alla giustizia. Giulio era una persona esemplare, amato da tanti amici, familiari e colleghi. Dobbiamo sostituire a bugie e sotterfugi la verità, ora.
Aggiorna #18 anni fa
Please join Amnesty International ​*this Friday*​ to rally for justice for Giulio! The rally will be held in Cambridge (UK), where Giulio was a PhD student, so if you live nearby, please join! And, if you know someone else who lives near Cambridge, please urge them to attend the rally.
You can find more details on the Facebook event page here: http://bit.ly/GiulioRally
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