La centrale a biomasse di quelle dimensioni, alimentata da oli vegetali ottenuti per via meccanica e chimica da semi di colture oleaginose (importati per un numero considerevole di anni nella totalità da "luoghi lontani" e probabilmente nel futuro per la stragrande maggioranza) senza nessun vantaggio per la comunita agricola e cittadina non ha alcun senso. La stessa centrale - secondo il mio personale pensiero - annullerebbe per giunta gli sforzi dell' UE che tramite il PSR della Regione finanzia impianti per la produzione di energia rinnovabile per le esigenze di ciascuna azienda agricola che voglia ridurre i costi legati al consumo di energia; le aziende di qualunque comparto (agricolo, manifatturiero, meccanico insieme alle famiglie) non trarrebbero alcun beneficio, ma evidenzio esclusivamente un fine personalistico nella realizzazione di um impianto cosi impattante. Da quando si è iniziato a parlare di questo progetto non ho mai ne sentito parlare ne assistito in questi anni ad una riunione per strutturare un intero comparto che possa in minima (minima) parte eventualmente produrre materia prima (i dubbi sono chiari quando si parla di ricaduta positiva nei confronti degli agricoltori e le aziende agricole, senza considerare altri fattori tecnici pur importanti). Ho assistito esclusivamente ad un dibattito positivo tra i nostri concittadini, a sminuire da altre parti il lavoro di persone impegnate in battaglie sociali che conoscono il nostro territorio e ad un progetto che produrrebbe solo pochissimi posti di lavoro (nell ordine della decina ?) e che parte dalla fine .
Tornando alla questione delle emissioni il WWF segnala che:
a)la centrale a biomassa va a sostituire 14 caldaie a metano. La nuova centrale, presa singolarmente, provoca in maniera incontrovertibile un aumento nelle emissioni per diversi parametri, in particolare Polveri sottili – per circa 7,5 tonnellate/anno - e Carbonio Organico Totale - per circa 30 tonnellate/anno (anche se bisogna precisare che precedentemente non erano tabellate le emissioni delle caldaie a metano per questi due parametri)
b)se, invece, si prendono i considerazione i valori di emissione autorizzati per l'intero stabilimento (quindi considerando anche le linee produttive e non solo la centrale a biomassa) il parametro delle polveri sottili effettivamente diminuisce rispetto alla situazione antecedente. Bisogna però precisare che questo avviene esclusivamente per una scelta aziendale del tutto autonoma da parte del privato FATER che ha deciso di migliorare le performance emissive del resto dell'azienda, al di fuori dell'iter autorizzativo della Centrale a Biomassa che è stato valutato da Regione e vari enti pubblici. Pertanto questo miglioramento non deriva, ad esempio, da una prescrizione puntuale sul progetto di centrale da parte di chi deve tutelare in primis la qualità della vita dei cittadini (per dirla in parole povere: verificato l'aumento delle polveri della centrale, gli enti avrebbero dovuto pretendere il miglioramento in altre aree dell'impianto).
Su questo aspetto bisogna ancora chiarire un aspetto molto importante relativo alla qualità delle polveri emesse. Infatti se da un lato c'è un aumento delle polveri sottili da combustione dall'altro si diminuiscono le polveri emesse nel ciclo produttivo, le quali sono costituite quasi esclusivamente dalle cosiddette polveri di cellulosa. Nella commissione di oggi abbiamo registrato profonde divergenze di opinione sul punto tra il rappresentante del Mario Negri sud e i tecnici dell'azienda. Il WWF si è riservato di approfondire questa tematica perchè la qualità e la granulometria delle polveri hanno grande rilevanza per stabilire i potenziali effetti sulla salute.
Invece un altro punto è ormai del tutto fuori discussione: le emissioni per il parametro del Carbonio Organico Totale (COT) non solo aumentano per la Centrale a biomassa ma aumentano anche tenendo conto dell'intera azienda perchè non si registrano miglioramenti su questo aspetto sulle linee produttive. L'aumento delle emissioni per questo parametro appare di circa il 30% rispetto alla situazione precedente. Durante la commissione la Fater ha riconosciuto l'esistenza di questa criticità sollevata dal WWF e ha preso un'importante impegno nei confronti della collettività sulla riduzione delle emissioni per questo parametro. Non è questione da poco. Ricordiamo, infatti, che il COT è un indicatore generico delle emissioni di composti organici, tra i quali vi sono potenzialmente anche sostanze estremamente dannose come gli Idrocarburi Policiclici Aromatici e i composti organici volatili. PER QUESTI MOTIVI DICIAMO NO ALLA CENTRALE ALLA CENTRALE A BIOMASSE DELLA FATER A PESCARA
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